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Video  - Lampedusa 10 Settembre
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 Read BASTA SOFFERENZA E MORTE NEL CANALE DI SICILIA!
Articoli.pngIl 5 marzo un barcone pieno di uomini e donne, proveniente dall�Africa, ha fatto naufragio davanti all�isola di Linosa.

Non sapremo mai quanta gente fosse davvero a bordo. la tomba chiamata mare Mediterraneo ha accolto altri corpi senza nome . I sopravvissuti sono circa 270. uno di loro � all�ospedale Civico di Palermo, gli hanno dovuto amputare un braccio, � in coma. Molti altri sono stati trasportati a Lampedusa, in uno dei pi� vergognosi centri di permanenza temporanea d�Italia. Quasi sicuramente li aspetta un�espulsione, una deportazione, una vita di clandestinit�

Cosa si far� dei sopravvissuti di questo naufragio? Ci si sbarazzer� di loro spedendoli in Libia come il governo italiano ha gi� fatto con migliaia di altri negli ultimi due anni dopo aver dichiarato �paese terzo sicuro�, garante dei diritti dell�uomo, lo stesso paese che a seconda della convenienza accusa di fondamentalismo e barbarie?
E il ragazzo che sta morendo al Civico di Palermo? Se sopravviver� verr� espulso anche lui perch� non ha �diritto a restare�?

Fino a quando?
Fino a quando scegliere di essere liberi vorr� dire dover rischiare la vita?
Fino a quando l�ipocrisia delle nostre societ� continuer� ad uccidere donne e uomini come effetto collaterale del funzionamento di un sistema privo di valori che non siano legati a interesse e denaro?
Fino a quando in nome della nostra sicurezza, del nostro benessere di pochi cittadini privilegiati nati dalla parte giusta del mondo, continueremo a circondare tutti gli altri di mura e filo spinato, o di frontiere invisibili e immateriali capaci per� di negare la vita, di lasciare morire?
Sono anche queste le pratiche che seminano la guerra, sono anche queste le politiche che ci rendono veramente insicuri e fragili che allontanano la possibilit� di costruire un mondo pi� giusto, e che invece alimentano la chiusura, le paure, i fondamentalismi e le strumentalizzazioni.

Ancora una volta la Rete Antirazzista Siciliana denuncia con rabbia gli omicidi perpetrati dalle leggi dello Stato italiano che, in linea con tutti gli altri d�Europa, lascia come sola possibilit� a questi cittadini viaggiatori liberi di arrivare sulle nostre coste in questo modo, e riserva, per i sopravvissuti, solo politiche di sfruttamento e privazione della dignit�, incarceramento e repressione.

Ancora una volta la Rete Antirazzista Siciliana denuncia la trasformazione della Sicilia e del Mediterraneo tutto in un immenso lager a cielo aperto dove si � scelto di intervenire con pratiche di guerra contro i corpi inermi degli uomini e delle donne che esercitano il loro diritto alla libert� e sempre pi� anche contro quei Movimenti di cittadini che lottano perch� questo sia possibile.

La Rete Antirazzista Siciliana si augura che davanti a tutto questo un futuro governo di sinistra abbia il coraggio di dichiarare chiaramente da che parte sta, perch� quando si parla di violare o difendere il diritto alla vita e alla dignit� non � possibile alcun tipo di compromesso.
RETE ANTIRAZZISTA SICILIANA
http://rasweb.altervista.org [email protected]
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