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Comunicato movimenti antirazzisti |
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COMUNICATO DEI MOVIMENTI PER LA LIBERTA' DI CIRCOLAZIONE E LA CHIUSURA DEI CENTRI DI DETENZIONE PER MIGRANTI
Quella che il sottosegretario Lucidi definisce una "degenerazione funzionale e strutturale" dei centri di permanenza temporanea non � affatto una degenerazione. Ci� a cui Lucidi si riferisce � la REALTA' dei CPT fin dalla loro istituzione con la Turco-Napolitano. � questa REALTA' che noi, movimento dei migranti e antirazzista, abbiamo combattuto in questi anni, chiedendo la chiusura dei centri senza se e senza ma. Non solo non bastano, ma sono inaccettabili le proposte di "stanze in muratura, letti ancorati al pavimento, televisione, aria condizionata e un bagno per ogni modulo", previste per fare del CPT di Corso Brunelleschi a Torino "il centro pi� funzionale d'Italia". Il CPT di Torino, come ogni CPT, � funzionale alle logiche razziste di sfruttamento, clandestinizzazione e controllo dei movimenti dei migranti espresse dalla Turco-Napolitano prima e dalla Bossi-Fini poi. Per questo il movimento dei migranti e antirazzista dichiara di non sentirsi rappresentato dalla commissione sui CPT istituita su proposta del sottosegretario Lucidi e del Ministro degli Interni nell'ottica del "superamento" dei centri. Diffidiamo e sconfessiamo apertamente quella commissione. Abbiamo lottato, con le grandi manifestazioni del dicembre 2004 e 2005, anche per la chiusura definitiva dei centri di permanenza temporanea. Proprio a Torino, in migliaia abbiamo chiesto nel novembre 2003 la chiusura di quel centro che oggi si vuole ristrutturare per rendere pi� funzionale, cos� come abbiamo combattuto per la non apertura del CPT di Gradisca d'Isonzo e la chiusura di quello di Lampedusa, alcune delle espressioni pi� significative del regime delle frontiere interne in Italia e in Europa. Continueremo a lottare, per chiedere e ottenere, a partire dalla forza del protagonismo dei migranti, la fine di ogni forma di detenzione amministrativa, e dunque la chiusura definitiva dei centri di permanenza temporanea, per l'abrogazione della legge Bossi Fini, senza che si torni alla Turco-Napolitano, e per una legislazione che riconosca le istanze espresse in questi anni dal movimento dei migranti.
Per ribadire con forza queste istanze saremo di nuovo in piazza il prossimo 8 luglio con un presidio di fronte al ministero degli Interni.
I movimenti per la libert� di circolazione e la chiusura dei centri di detenzione per migranti
Roma 18 giugno 2006
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